Chi ha presentato la DIA a suo
tempo semplicemnete dimenticandosi di richiedere la
variazione catastale, potrà mettersi in regola pagando circa 700
euro.
Se gli interventi sono stati effettuati senza richiedere il
permesso del Comune, è possibile mettersi in regola, a patto che
non si tratti di veri e propri abusi edilizi, ossia di opere per le
quali sarebbe stata necessaria la licenza edilizia e non la
semplice DIA.
Il responsabile dell'abuso, o l'attuale proprietario dell'immobile,
possono ottenere il permesso in sanatoria se l'intervento risulta
conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al
momento della sua realizzazione sia al momento della presentazione
della domanda. Mettersi in regola è
possibile anche in questo caso, ma ad un prezzo più caro, oltre che
per il tecnico: l'articolo 16 della legge prevede che per il
rilascio del permesso in sanatoria occorra pagare, a titolo di
oblazione, il doppio del contributo di costruzione dovuto. il
contributo è fissato dai singoli Comuni.
Riaccatastamento ed aggiornamento delle planimetrie catastali
Dal 1º luglio 2010 l'articolo 19 Dl. 78/2010 stabilisce che i contratti di compravendita e di locazione di immobili urbani dovranno contenere, pena la nullità, tre dati essenziali: dati catastali, riferimento alle planimetrie depositate in catasto, una dichiarazione con cui gli intestatari affermano che la situazione reale dell'immobile è conforme a quanto risulta da dati catastali e planimetrie. Nel contratto di compravendita il Notaio è tenuto a controllare che gli intestatari catastali siano identici a quelli che compaiono nei registri immobiliari, mentre non si potrà registrare un contratto di locazione senza questi tre dati essenziali.
Deve aggiornare i dati chi
ha fatto all'immobile delle variazioni che comportano
una nuova rendita catastale, come la costruzione di una mansarda o
la chiusura di un balcone.
Naturalmente deve farlo anche chi non ha mai avuto
una piantina registrata al catasto (come nel caso di vecchie
case).
Gli interventi per cui è necessario modificare le mappe catastali
sono, in generale, quelli che alterano la composizione
dell'immobile, come ampliamenti, sopraelevazioni, parziali
demolizioni.
Chi non deve modificare i dati catastali?
Chi ha solamente spostato una porta o un tramezzo, senza alterare il numero e la funzionalità dei vani. Sono escluse infatti le modifiche interne che non alterano la destinazione d'uso e i valori catastali.
Come sanare eventuali irregolarità?
Chi ha presentato a suo
tempo la DIA dimenticandosi di richiedere la variazione
catastale, potrà mettersi in regola pagando circa 700 euro: se,
invece, gli interventi sono stati effettuati senza richiedere il
permesso del Comune, è possibile mettersi in regola, sempre
che non si tratti di veri e propri abusi edilizi, ossia di
opere per le quali sarebbe stata necessaria la licenza edilizia e
non la semplice DIA.
Il responsabile dell'abuso, o l'attuale proprietario dell'immobile,
possono ottenere il permesso in sanatoria se l'intervento risulta
conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al
momento della sua realizzazione sia al momento della presentazione
della domanda.